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Scaletta Zanclea di Franz Riccobono e Salvatore Vernaci

Introduzione 

Scrivere di un piccolo centro fa pensare alle difficoltà che sorgono quando si vuole costruire vasto edificio su esile struttura.

In realtà, affrontando l’impegno per Scaletta, risalendo nei secoli, ci si accorge che non breve fu il suo ruolo nella storia dell’Isola.

Come capita spesso in Sicilia, anche piccoli paesi, hanno vissuto eventi di particolare rilevanza.

Scaletta, si può senza esitazione affermare, che fu partecipe di fondamentali vicende, che vide passare nei secoli importanti personaggi della storia europea. Leggendo le pagine che seguono ci si rende conto che questo abitato di poche centinaia di anime, costituisce di per se una sorta di microcosmo in cui si sono nel tempo riflesse luci più vaste, riverberi di bagliori che riguardano l’intero Mediterraneo.

Questa sorta di sorprendente fenomeno riteniamo, dipenda essenzialmente dalla posizione geografica di Scaletta, dalla natura dei luoghi in cui si arroccarono i suoi abitanti.

Porta Sud della città di Messina, città che notoriamente fu da sempre considerata chiave per il possesso dell’Isola.

Questa condizione particolare spiega in parte il perchè della presenza a Scaletta di personaggi illustri quali la bella Macalda, l’inesorabile Saglimbene ed ultimi, i magnifici Ruffo.

Per non dire di Carlo V che qui sostò dilettandosi nella caccia al cinghiale e, più tardi, della battaglia che vide spiegata la flotta di Luigi XIV nelle acque prospicienti il castello. La battaglia di quel 1676 venne immortalata in un rame di Le Clerc, pubblicato in un’opera che celebrava i fasti del Re Sole. Quindi, storia locale che si affaccia a volte sulle principali vicende europee. Un panorama vasto quello in cui si muove la pur modesta storia di Scaletta, modestia che trova quasi esaltazione negli aspetti più vari della vita popolare. Tradizioni, proverbi e motti di questa gente costituiscono un patrimonio ancor oggi presente nella vita dei suoi abitanti, una sorta di storia alternativa, a dimensione umana, ma che indiscutibilmente è il frutto di esperienze accumulate di generazione in generazione senza che alcun testo le abbia codificate. In questa direzione è stata rivolta particolare attenzione per cogliere, oggi che ancora è possibile, il maggior numero di dati, di notizie, tutti gli elementi di una storia sino ad ora non scritta, ma vissuta.

 

Allegati

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